Logica e bella salita che sale dei fessuroni/lame che quasi ininterrotti portano in cima alla pietra superando anche i repuslivi strapiombi finali. La chiodatura è a resinati posizionati bene e nel posto giusto, solo sul secondo tiro sono un po’ più lontani e si sente un po’ di ingaggio. Per me è la prima volta alla pietra e devo dire che mi ha colpito, arrampicare su una parete con il suono dei trattori e le motoseghe nell’aria con lo sfondo dell’appennino fa un certo effetto. La roccia beh è arenaria quindi richiede un minimo di attenzione e qualche scaglia che si stacca bisogna metterla in conto ma dopo un paio di tiri ci si abitua.
Attacco: Dal parcheggio del rifugio salire le gradinate e proseguire brevemente su strada asfaltata fino a una palina con indicato il sentiero 699A. Seguire il sentiero verso destra lungamente tenendo sempre la traccia più evidente fino a quando non si giunge a un grosso buco formato da due giganteschi massi con dei cavi da ferrata. Seguire i cavi ed entrare nel buco fino a uscirne sotto su sentiero. L’attacco della via è posto a sinistra poco dopo essere usciti dal buco alla base di una fessura appoggiata. [20 min.]
Difficoltà: VII obbl. SR2 (S3 sul secondo tiro)
Materiale: 13 rinvii, materiale per collegare le soste che sono sempre su due resinati, utile ma non indispensabile il friend del 5 BD se si vuole integrare ulteriormente fra i resinati.
Tiri:
- Salire la breve facile fessura fino alla base dell’evidente diedro offwidth del secondo tiro e sostare su comodo terrazzo. [III, 10m]
- Salire la fessura fuori misura per intero fino alla sua fine dove si sosta qualche metro dopo essere usciti dal diedro. Attenzione a rinviare solo i resinati e non gli spit vecchi che sono ancora presenti altrimenti si rischia di finire i rinvii. [40m, VII obbl.]
- Proseguire su terreno appoggiato prima dritti e poi verso destra fino alla base della successiva fessura dove si sosta. [III, 20m]
- Scalare la fessura obliqua verso sinistra fino a quando non conviene spostarsi all’interno del diedro che si risale fino alla sosta su comoda grossa lama staccata. [VI, 15m]
- Spostarsi a destra per entrare nel successivo diedro strapiombante. Salirlo fino a una strozzatura che si supera con qualche passo fisico. Continuare ancora per pochi metri fino alla sosta posta poco a sinistra. [VII, 20m]
- Rientrare a destra nel diedro e seguire le lame/fessure verso sinistra superando due rigonfiamenti con passi un po’ rudi. Si sosta sul bordo dello spigolo a sinistra in massima esposizione. [VII, 30m]
- Spostarsi a sinistra dello spigolo e salire una placca appoggiata (Attenzione alla roccia) fino alla sommità della struttura dove si sosta su un grosso anellone singolo. [V, 20m]
Anche se le lunghezze alcune volte sono molto corte non conviene unirle per via degli attriti.
Discesa:
Si seguono le tracce verso sinistra fino alla vetta (tavolo di pietra). Continuare verso sinistra fino a quando la traccia gira decisamente a destra. La si segue in discesa fino a ricongiungersi a un sentiero che in pochi minuti riporta al rifugio e poi al parcheggio [20 min.]











