In tre giornate sparse fra fine giugno e luglio 2024 ho chiodato insieme a degli amici questa nuova via dedicata a Luca Bernini, un grande amico portato via da una caduta fatale mentre sciavamo insieme sulla est del Cervino inseguendo un sogno. La scelta del Vallone di Sardegnana e la ovest dei Corni può sembrare strana vista la quasi nulla frequentazione del posto ma ho deciso di dedicargli una via proprio qui per due motivi. Sicuramente un itinerario con avvicinamento troppo plaisir non sarebbe stato nello “stile” di Luca e in secondo luogo entrambi eravamo molto legati a questo posto dove già avevamo salito una nuova linea insieme l’inverno scorso in una delle giornate in montagna più belle e spontanee che io ricordi. L’avvicinamento al Vallone non è certo adatto a tutti ma chi avrà voglia di farsi una bella camminata prima di scalare sicuramente non se ne pentirà trovandosi in un ambiente davvero selvaggio dove spesso non si incontra nessuno per tutta la giornata senza dimenticarsi poi dell’ottima qualità della roccia!
La via riprende i primi due tiri di “Mosche Colombiane” un’altra via che ho aperto l’anno scorso a Giugno (sono state spostate le prime due soste adesso su due fix su terrazzini comodi e sono stati aggiunti due fix sul secondo tiro mentre il primo rimane tutto a friend). Dopo i primi due tiri la linea continua dritta indipendente andando a prendere l’evidente diedro sospeso, inizialmente avevo fatto un tentativo senza trapano e spit ma presto mi sono reso conto dell’impossibilità di proteggersi per lunghi tratti (più di 15 m) che avrebbero reso la salita sicuramente estrema e difficilmente ripetibile e questo di sicuro non era il mio obiettivo. A posteriori meno male che ho deciso di usare il trapano altrimenti non sarei mai riuscito a togliere le grosse lame incastrate nelle fessure del diedro superiore. Comunque alla fine è uscita una linea moderna con fix sui tiri dove non si possono posizionare protezioni buone/ottime. Sui tiri un po’ più difficili la chiodatura è sicuramente “no stress” mentre sui quelli più facili rimane sicura ma si allunga un po’.
Importante: scegliere dei periodi secchi dato che i primi tiri tendono a rimanere bagnati dopo le piogge (periodo ideale luglio/agosto).
Attacco: Guardare lo schizzo nelle foto.
Difficoltà: 7a+ / 6b obbl.
Materiale: Serie di friend 0.2/4 BD, 13/14 rinvii (alcuni lunghi).
Attenzione! L’ultima volta che sono salito a fare la via con l’intento di dare una sistemata alle soste di calata ci siamo calati al secondo tiro causa freddo e bagnato quindi al momento solo la sosta due risulta collegata le altre soste di calata hanno già la maglia rapida ma i due spit non sono collegati. La prossima volta che tornerò rimedierò sicuramente, se qualcuno salisse prima consiglio di portarsi qualche metro di cordone da abbandono per collegare gli spit delle prime tre calate.
Tiri:
- Salire la placca fessurata appoggiata fino a quando è sbarrata da un muro più verticale dove conviene spostarsi a destra fino alla base di un diedrino. Risalirlo fino in cima e continuare per un paio di metri fino alla sosta (2 fix). [6b, 35m]
- Salire dritti sopra la sosta per un paio di metri fino al tettino che si supera obliquando verso sinistra sfruttando una lama rovescia. Uscire in un diedro appoggiato e continuare poi per placca a sinistra (spit in alto). Continuare fino alla sosta posta su piccolo terrazzino (2fix). [6a, 30m]
- Traversare facilmente a destra puntando al primo spit sulla evidente placca grigia appoggiata. Salire la placca fino al secondo spit è poi traversare a destra un paio di metri per prendere un muretto a lame che si supera con un paio di metri fisici fino alla sosta appesa (2fix). [6b, 20m]
- Salire un metro sopra la sosta per poi traversare nettamente a sinistra su piccole tacche. Proseguire in un diedro accennato fin sotto un tettino. Entrare nell’evidente diedro superiore e percorrerlo fino a quando si passa sulla faccia destra che si sale per un paio di metri particolarmente “strani” fino alla sosta su terrazzino inclinato (2fix). [7a+/ 6b e A1, 40m]
- Salire il diedro sopra la sosta con passi tecnici per poi uscire in placca verso destra. Continuare sulla placca ora facile e appoggiata salendo sempre abbastanza dritti fino alla grossa cengia. Continuare sulla cengia leggermente verso sinistra puntando a un grosso fessurone/camino alla cui base si sosta (2fix). [6c+/6a e A0, 55m]
- Salire la placca sopra la sosta che dopo il primo spit traversa nettamente a destra per qualche metro per poi risalire dritta al secondo spit. Salire tutta la placca fino a quando si abbatte e si sosta poco a sinistra su una grossa terrazza. [6a, 30m]
- Traversare a sinistra puntando alla fessura/strozzatura punto debole del tetto che si supera sfruttando appunto la fessura. Portarsi poi a destra è superare un ultimo muretto (spit) e dopo qualche metro si sosta (2fix). [5c, 20m]
Discesa:
Si scende in calata: S7-S5, S5-S4, S4-S2, S2-terra.





