La nostra Svizzera – Monte Oddeu

Bella via su roccia spaziale a tratti veramente stupefacente come sul secondo tiro. Protetta bene ma comunque mantenendo l’obbligato dichiarato. Tutte le soste sono su due spit.

Avvicinamento: Da Dorgali seguendo la SS125 verso sud superare la Galleria per Cala Gonone e dopo qualche centinaio di metri prendere la stradina a destra con indicazione Gole Gorropu. Seguire la strada principale e le indicazioni per Gorropu per un 15/20 minuti fino a raggiungere un grosso ponte in cemento. Parcheggiare nelle vicinanze del ponte, attraversarlo e prendere la strada piana di destra.

Proseguire sulla sterrata per qualche centinaio di metri fino a che sulla sinistra si stacca una sentierino con qualche gradino che supera la recinzione. Seguirlo fino ad un bivio dove si tiene la destra. Si risale ora una breve pietraia fino alla base della parete seguendo degli omini. Traversare verso destra sotto la parete fino all’attacco della via posto nelle vicinanze di un albero con placca con uno spit ben visibile. [20 min.]

Difficoltà: 6c, 6a+ obbl. S2

Materiale: 13 rinvii (qualcuno lungo), materiale per collegare le soste, eventualmente qualche friend medio-piccolo per ridurre le distanze fra gli spit nei tratti più semplici.

Tiri:

1) Salire il muretto e con passo un po’ ostico superare anche il successivo salto. Seguire ora una cengia in obliquo verso sinistra fino alla sosta. [6b+, 20m]

2) Salire la placca a gocce sopra la sosta in obliquo verso sinistra fino ad uno strapiombo che si supera con passo di decisione su magnifiche concrezioni. Scalare quindi la spettacolare fessura super lavorata che porta ad un ultimo passo tecnico quando questa muore in placca. Ancora pochi metri più facili portano alla sosta. [6b, 40m]

3) Obliquare verso sinistra per placca fino alla base di uno spigoletto strapiombante che si risale con passi un po’ “rigidi” fino ad un alberello da cui ci si sposta di nuovo in placca a destra. Continuare con passi delicati su gocce fino a un bombé che si evita a sinistra per facile fessura che porta in sosta. [6c, 30m]

4) Salire sopra la sosta superando alcuni risalti con andamento a zig zag cercando il facile. Si supera infine un piccolo tettino e dopo pochi metri si giunge in sosta. [6a, 35m]

5) A sinistra della sosta per diedrino, poi ci si sposta leggermente a sinistra e poi di nuovo a destra per superare un salto fino ad una cengia. Continuare ora per diedro facile (cordone in clessidra alla base) portandosi poi di nuovo in placca a sinistra fino alla sosta posta alla base del successivo muro verticale. [6a+, 25m]

6) Arrampicata entusiasmante su muro verticale lavorato con fessure e gocce. Dopo continuare per un altro muro verticale fino alla sosta. [6a+, 30m]

7) A sinistra della sosta per breve diedrino poi passo ostico per superare un altro diedrino liscio. Segue una placca a gocce molto bella e un ultimo strapiombo ammanigliato dopo il quale, traversando qualche metro a destra, si arriva in sosta. [6b+, 35m]

8) Passo duro appena sopra la sosta per ribaltarsi e poi risalti facili fino alla cresta sommitale nelle vicinanze della quale si sosta. [6a+, 25m]

Discesa:

È possibile scendere in doppia dalla via sfruttando le soste munite di maglia rapida/anello di calata ma secondo me è più consigliabile una volta finita la via traversare mantenendo la quota verso la direzione opposta di provenienza fino a trovare un sentiero ben tracciato che conduce nuovamente alla sterrata e poi a ritroso alla macchina. Percorso simpatico e credo preferibile alle doppie dove l’incastro è sempre dietro l’angolo. Anche le tempistiche penso siano abbastanza paragonabili noi ci abbiamo messo 1h scendendo dal sentiero per ritornare alla macchina.

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