Incastro di Pinna – Parete Nord Pietraquadra

Linea aperta il 26 febbraio 2022 che segue la direttiva di una enorme lama staccata “la Pinna” con una serie logica di fessure e camini molto belli e spesso abbastanza faticosi. Generalmente ci si protegge bene sui passi più duri con qualche eccezione ma sul più facile non sempre è ben proteggibile con alcuni punti in cui una caduta è decisamente sconsigliata.

In apertura abbiamo salito tutti i tiri proteggendoci solo con friend (soste comprese), poi calandoci abbiamo attrezzato cinque soste. Ora sono attrezzate S2/S3/S4/S5/S6 con chiodi o spuntoni, non è stato lasciato nulla sui tiri. Salita in 7 h in parete a cui vanno aggiunte circa 4:30 h di avvicinamento con zaini titanici, una bella avventura nello stile che ci piace di più!

Avvicinamento: Da Gardata (frazione di Branzi (Bg)) seguire la strada sterrata della chiusa che porta in breve a una costruzione con dei cartelli. Poco prima della costruzione un sentiero si stacca sulla sinistra e si incontrano subito due bivi a pochi metri uno dall’altro. Tenere la destra ad entrambi i bivi e seguire il sentiero che sale ripido nel bosco con scale di pietra e tornanti. Dopo circa mezz’ora si raggiunge una strada piana da seguire per qualche decina di metri verso sinistra fin quando un sentiero si stacca sulla destra (indicazione “valle scura” cartello su albero). Seguire il sentiero che dopo circa 1 ora incontra una baita. Proseguire fino a un altro gruppo di baite da cui già si vede la parete. Da qui per crinale verso sinistra (dopo aver oltrepassato le baite) fino a quando non si riesce a scendere nel canalone che separa la parete dalle baite per cenge o pendii nevosi. Risalire i pendii nevosi dall’altro lato del canalone fino alla base della parete.[3:30/4 h a seconda delle condizioni]

Attacco: Prendendo come riferimento l’enorme placconata dove corre la via Menhir la via attacca alla base del primo sperone che si incontra verso sinistra alla base di un sistema di fessure posto sotto la direttiva di un’enorme lama staccata a metà parete.

Difficoltà: M6– R3

Materiale: N.D.A, 11 rinvii, qualche cordino, serie friend 0.3/3 BD con misure da 0.4 a 0.75 doppiate, molto consigliate le misure 4 e 5, qualche chiodo.

Tiri:

  1. Salire con percorso non obbligato cercando le debolezze delle placche basali fino a una piccola cengia nevosa. Entrare nel diedro-camino nel centro della parete e con arrampicata delicata percorrerlo quasi per intero fin quando non conviene spostarsi a sinistra in placca (attenzione ad alcune scaglie di roccia instabili). Continuare dritti fino alla base della successiva fessura. Sosta da attrezzare su friend.[M5, 45m]
  2. Salire la fessura sopra la sosta fino alla sua fine poi traversare qualche metro a sinistra per poi salire dritti per erba ghiacciata. Continuare dritti fino a una crestina che si segue verso sinistra fino alla base di un salto roccioso fessurato. Sosta da attrezzare su friend oppure cordino su spuntone qualche metro a destra. [M4+ un passo, 60m]
  3. Salire direttamente il muro fessurato con passi molto delicati e ristabilimento di decisione. Proseguire per saltini rocciosi fino a quando conviene spostarsi leggermente a sinistra sotto la linea dei successivi camini. Salire il diedro-camino fino a una strozzatura strapiombante da salire direttamente con passi fisici. Continuare poi per qualche metro nel camino fino alla sosta posta sul lato destro (2 chiodi con cordino+maglia). [M5+/M6, 40m]
  4. Continuare nel camino con sezioni molto faticose e “non adatte a taglie XXL” fino a uno strapiombino che si supera da destra. Superare il successivo salto che porta in cima alla “Pinna”. Salire obliquando a sinistra sotto una fascia rocciosa verticale fino a quando non è possibile spostarsi nuovamente a destra per terreno più facile. Salire per qualche metro fino a un grosso spuntone con cordino e maglia su cui si sosta. [M5, 55m]
  5. Evitare il muro sopra la sosta verso destra e una volta su terreno più facile ritornare a sinistra puntando a un altro saltino fessurato. Superare il salto e continuare obliquando leggermente a sinistra fino a un nevaio che si risale fino a una fascia rocciosa. Sosta su 3 chiodi+cordino sulla sinistra alla base di un masso (potrebbe essere coperta dalla neve). [M4, 50m]
  6. Salire il diedrino erboso a sinistra della sosta e continuare dritti con percorso non obbligato puntando alla cresta sommitale. In cresta presente spuntone con cordino da cui calarsi. [M3, 70m]

Discesa 2 Possibilità: 

1) Calarsi sulla via: S6-S5, S5-S4, S4-S3, S3-S2, S2-base canale (calarsi nel canalino a sinistra faccia a valle superando un salto roccioso, poi scendendo gli ultimi metri di canale e spostandosi a destra si raggiunge l’attacco.)

2) Una volta in cresta percorrerla verso destra superando vari intagli fino all’imbocco del canale nord che si scende e poi a ritroso.

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